Tuesday, March 1, 2011

LA STORIA DI MUSHROOMOON

Ci sono molte storie intorno a Mushroomoon, alcune vere altre meno, alcune addolcite con dettagli.

La verità nuda? Mushroomoon nasce da un momento di dubbio profondo sulla mia arte, sul suo valore per chi la vede. Nasce da una critica forte da parte di un gallerista, la poche parole taglienti “la tua arte non si può vendere, e non può stare in una galleria”.
La mia prima reazione è stata di paralisi totale, di dolore e dramma interiore, di disorientamento e paura. Due giorni senza muovere un muscolo.

Quando poi ho deciso di fare qualcosa a proposito, e di trovare quanto di buono potevo in quella critica, la mia mente si è aperta a una nuova possibilità. Magari banale (oggigiorno tutti fanno arte urbana, ormai) ma per me, tanto posata e timida (davvero??), significava e significa ancora il coraggio di mettermi in vista nonostante tutto, di scegliere la strada come galleria personale, in attesa di altre cose o di nuove svolte.
Ebbene sì, Mushroomoon nasce dall’imperativo di trovare unos spazio per me nel mondo, forse egoisticamente, ma senza scendere a compromessi.
In quei giorni alla fine di dicembre 2010, ho riscoperto l’entusiasmo di lavorare febbrilmente per ore a un obiettivo preciso: mettere la mia scultura in Plaza Rio de Janeiro, nella Città del Messico, dove vivo.
E ho deciso che...che fosse la più grande della mia collezione, più grande di me e che stesse in un punto dove fosse impossibile non vederla passando di lì.

La notte del 31 dicembre, mentre tutti festeggiavano ubriachi l’inizio del nuovo anno, io stavo mescolando cemento in un angolo del parco della Plaza, aiutata e coperta da mio marito Diego e Lobo, un amico.

Così nasce questa creatura dallo sguardo tenero, che rimase in strada per soli 6 giorni, prima che le forze dell’ordine si accorgesserodell’irregolarità e la portassero via.

Ora, dopo una massiccia operazione di recupero, è a salvo, a casa, in attesa di un nuovo viaggio...

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